A Palermo arriva la “macchina tappabuche”

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Potrebbe risolversi finalmente il problema delle buche sull’asfalto a Palermo.

Tramite una gara, infatti, è stato affidato ad una prima società, e a breve anche ad una seconda, il ripristino del manto stradale del capoluogo siciliano, che sarà fatto con un’apparecchiatura nuova, la cosiddetta “tappabuche”.

Costo complessivo dell’operazione? €136.900,00 da aggiungere a quello che esegue la RAP lavorando con l’asfalto a freddo.

Stamani la presentazione alla stampa – in piazza Papa Giovanni Paolo II – del macchinario che, con un processo di rigenerazione a caldo, che permette di utilizzare il 100% dell’asfalto esistente, rigenererà ristendendo l’asfalto esistente.

Ad occuparsi del servizio “tappabuche” sarà il Gruppo Rodeco con sede a Voghera.

“La RAP non ha più nel contratto di servizio questa attività, siamo andati avanti per ordinanze sindacali e l’ultima scadeva a dicembre. A questo punto ho deciso di dare una risposta concreta alla mia città e con due imprese; ogni impresa con due macchine del genere e la coppia dà vita a 2 mila interventi, ogni intervento da 2 metri quadrati. In 3 mesi arriviamo a 8 mila interventi mentre noi, in media, andavamo avanti con 3 mila metri quadrati all’anno. In questa maniera facciamo un intervento e ce lo scordiamo” ha spiegato l’amministratore unico di RAP Girolamo Caruso confermando che in questa maniera sarà garantita l’attività lavorativa realizzata in due anni.

“Le strade di Palermo sono 9 milioni di metri quadrati, il contratto illo tempore stipulato con il Comune prevede interventi per 3.300 metri quadrati annui, quindi un millesimo annui. Noi in tre mesi riusciremo a fare l’equivalente di due anni di attività” ha concluso l’amministratore unico di RAP Girolamo Caruso.