“I Borghi Animati”, il progetto che promuove il turismo attraverso l’illustrazione

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Sono 20 gli autori e tra i più attivi in Italia nel campo dell’illustrazione e dell’animazione che hanno dato vita ad un progetto per la promozione del turismo lento e di prossimità nei borghi italiani, che utilizza una modalità di racconto digitale e innovativa.

Draghi e principesse, fate e creature fantastiche, sono infatti i protagonisti de I Borghi Animati – L’Italia come non l’avresti mai immaginata, l’iniziativa vincitrice di Viaggio in Italia, il contest lanciato dal Ministero della Cultura in collaborazione con Invitalia. I Borghi Animati, a cura dell’ hub creativo piacentino That’s Motion, è stato selezionato da una commissione tra oltre 1.200 proposte. Le illustrazioni che lo compongono prendono spunto da miti e leggende, storie antiche e tradizioni popolari legate a ciascun territorio. Si tratta di un vero e proprio viaggio digitale che, attraverso opere sia statiche che animate, proporrà percorsi inediti tra i borghi italiani durante tutta l’estate.

Creature misteriose, spiriti arcani e folletti ci condurranno in un viaggio fantastico alla scoperta dei borghi più caratteristici: dalla lucana Acerenza, nella cui cattedrale, secondo un’antica leggenda, sarebbero custoditi il Sacro Graal e le spoglie della figlia di Dracula; ad Acitrezza, il piccolo borgo di pescatori siciliano dove Polifemo, innamorato di Galatea e accecato dall’ira, scagliò un grosso masso contro il pastore rivale in amore. 

E poi ad Argegna, sulle sponde del Lago di Como, dove in tanti giurano di aver visto nuotare e inabissarsi nelle acque del lago il Lariosauro, un enorme rettile coperto di squame rosse. E ancora il viaggio procede in Sardegna, a Cervinia, e poi in Piemonte, mentre a Francavilla Fontana, in Puglia, una leggenda medievale narra che la cittadina barocca nacque proprio nel punto in cui un cacciatore, al seguito di Filippo d’Angiò, scoccò la sua freccia che si rivelò dunque essere magica. 

Danzanti folletti del bosco, intelligenti e buoni, pullulano tra i vicoli della cittadina di Gemona in Friuli Venezia Giulia, mentre a Vitorchiano, nel Lazio, i Maori dell’Isola di Pasqua incidono un vero Moai su una pietra lì rinvenuta. La carovana di folletti animati prosegue in Emilia-Romagna, dove il ponte, secondo la leggenda, ha un’arcata particolare perché sorretta da decine di diavoletti. Secondo un’antica leggenda, il diavolo contattò San Colombano, promettendogli di costruire il ponte di Bobbio in una notte in cambio della prima anima mortale che lo avrebbe attraversato. Il santo accettò. Nella notte, il diavolo convocò vari diavoletti che lo aiutarono nella costruzione reggendo le volte del ponte. I demoni, essendo però tutti di statura diversa, realizzarono le arcate di altezze differenti rendendo questo ponte davvero singolare. Questa è una leggenda e quella che vedete qui sotto è l’interpretazione dell’artista. 

Il viaggio de I Borghi animati tocca anche l’ Umbria, l’Abruzzo, le Marche e la Toscana dove una chioccia anima la cittadina con al seguito un esercito di 500 pulcini d’oro. Il Palio della Marciliana evoca invece atmosfere e personaggi provenienti dall’epoca medievale nella veneta Chioggia, mentre a Porto Venere, in Liguria, meta di artisti e letterati nell’Ottocento, un dipinto miracoloso svetta dalle acque così come narrato in una famosa leggenda del Duecento. Le streghe svolazzano sui cieli di Castelrotto in Trentino Alto Adige, scatenando temporali, mentre il suono delle campane serve a tenerle lontane, e la cittadina di Squillace in Calabria può addirittura vantare la sua fondazione per mano di Odisseo. 


Infine Termoli in Molise nasconde la leggenda del drago Landoro che nessun pescatore aveva il coraggio di affrontare mentre nella antichissima città di Agropoli, in Campania, sembra che si senta ancora il pianto della Regina Verde, la principessa saracena che si innamorò di un giovane pescatore, e che attende ancora il suo ritorno.