Il Rotary Club Palermo Montepellegrino visita il Museo Internazionale delle Marionette di Palermo

0
195

“Non c’è cosa più bella che godere, nella sua pienezza, della strepitosissima armonia che si respira in luoghi simbolo della cultura, dell’arte, della cultura e, principalmente, della capacità dell’uomo di dare senso alla sua esistenza attraverso la ricerca, la catalogazione, il restauro, un processo vivo e sinceramente autentico di difesa della propria identità” ha dichiarato Antonio Fundarò, presidente del Rotary Club Palermo Montepellegrino, nell’aprire la visita a quello che è, senza dubbio alcuno, uno dei brillanti fiori all’occhiello della Sicilia e non solo di essa: il Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino” di Palermo.

Percorso dell’anima voluto dal Rotary Club Palermo Montepellegrino, guidato da Antonio Fundarò che, ancora una volta, ha voluto costruire un percorso dell’anima lungo il sentiero della vita di ciascuno di noi.

All’interno del Museo internazionale delle marionette “Antonio Pasqualino”, nato grazie all’impegno del suo fondatore, medico chirurgo e insigne antropologo, è possibile ammirare la più ricca collezione di pupi, non soltanto palermitani, con le teste tonde di legno e gli occhi mobili, ma anche catanesi, di altezza maggiore e più rigidi nelle gambe, e napoletani” ha commentato, ad apertura di visita il presidente del club. 

Raccolti con pazienza certosina e autentica passione, sono esposti pure burattini, figure animate, marionette, scenografie e attrezzature di scena provenienti da diversi Paesi del mondo: dalla Francia alla Thailandia, dalla Spagna al Vietnam. Il Museo comprende, inoltre, una preziosa biblioteca con circa tremila volumi che documentano la storia delle tradizioni popolari siciliane, le rappresentazioni dei pupi e delle marionette e numerosi copioni manoscritti risalenti al XIX secolo. Tra le “esperienze” da fare, spettacoli e laboratori.

“Un grazie sincero al personale, veramente all’altezza dell’impegno e del ruolo che hanno, alla Fondazione che è riuscita a preservare l’anima di questa terra di Sicilia, promuovendo al contempo un processo culturale inclusivo, ai responsabili della Fondazione e del Museo per l’impegno, la tenacia, la passione e la determinazione che mettono in ciò che fanno e per l’arte della ricerca che non li abbandona mai” ha commentato il Presidente del club Antonio Fundarò nel ringraziare i numerosi ospiti, intellettuali, donne e uomini di cultura, accademici e i tanti curiosi presenti, in primis il più piccolo di essi, Calogero Schillaci che ha sorriso nel confrontarsi con questa poliedricità di forme e di Anime.