James Dean, 90 anni dalla nascita di una stella

0
542

E’ l’8 febbraio 1931. In una fattoria di Marion, Indiana, nasce James Byron Dean da Winton e Mildred Marie Dean. I Dean sono una famiglia di quaccheri, calvinisti puritani di origine anglosassone.

Il giovane Dean si trasferisce a Santa Monica, in California, e frequenta la scuola pubblica finché sua madre non muore di cancro all’utero nel 1940. Mandato a vivere presso dei parenti, di nuovo in una fattoria nell’Indiana, riceve un’impronta principalmente quacchera. Alla scuola superiore partecipa alle attività della squadra di basket e del gruppo di teatro. Solo nel 1949, torna a vivere in California con suo padre e la matrigna.

Si iscrive al college di Santa Monica per poi trasferirsi all’Università della California, a Los Angeles, dove da giurisprudenza passa alla specializzazione in arti teatrali, cosa che lo porta a scontrarsi e lasciare la casa paterna.

Inizia la sua carriera con uno spot televisivo per la Pepsi-Cola, con il nome di Jimmy, e segue poi il ruolo come stunt teaser nel gioco tv Beat the Clock. Lascia l’università, anche spinto dagli amici, per concentrarsi sulla recitazione e prova ad entrare nel mondo di Hollywood, non riuscendoci. Si trasferisce così a New York per provare con il teatro e viene ammesso all’Actor Studio di Lee Strasberg.

La sua carriera decolla e inizia a far parte di diversi programmi televisivi nei primi anni Cinquanta: Studio One, Lux Video Theatre, General Electric Theater.

La sua prima esperienza teatrale è nel 1952 con See the Jaguar, ma nonostante il successo personale, il lavoro resta in cartellone solo per cinque giorni. Le prime critiche però lo evidenziano come “il più promettente giovane attore dell’anno” e i ruoli successivi, come quello in The Immoralist, gli aprono le porte di Hollywood.

James Dean al Cinema

Dopo alcuni ruoli non accreditati, come in I figli della gloria e Attente ai marinai!, il primo ruolo da protagonista arriva in La Valle dell’Eden, con cui viene candidato all’Oscar come Miglior attore (prima candidatura postuma nella storia degli Academy, ndr). Seguono suoi film cult, come Gioventù bruciata che lo innalza tra le stelle e come icona della gioventù moderna, e Il Gigante, con cui ottiene un’altra candidatura agli Oscar.

Con i suoi due film del 1955, Gioventù bruciata e Il Seme della violenza, James Dean diventa simbolo della ribellione giovanile nel dopoguerra, alimentata anche dalla sua partecipazione al Rock and roll.

Il 30 settembre 1955, però, Dean e il suo meccanico Rolf Wütherich, partono dalla Competition Motors, per partecipare con la sua Porsche 550 Spyder ad una gara a Salinas, in California. Sulla strada, un’auto si scontra quasi frontalmente con quella di James Dean. Al volante un 23enne, Donald Turnupseed, che per voltare verso la Route 41, attraversa la corsia di Dean. All’arrivo dei soccorsi, James Dean è privo di sensi e ha difficoltà a respirare; quando arriva in ospedale viene dichiarato morto. Ha 24 anni.

Contrariamente a quello che si racconta, secondo la testimonianza dell’ufficiale Ron Nelson, arrivato sul luogo dell’incidente che Dean era ancora vivo, l’attore non ha superato i limiti di velocità e non stava correndo. Turnupseed non viene però mai citato dalla polizia e non parlerà mai della sua posizione alla stampa.

L’auto dell’incidente, la “little bastard“, viene in seguito usata dalla polizia di Los Angeles per diffondere gli effetti causati dagli incidenti stradali.

Il Mito di James Dean

Nonostante la sua carriera breve e la sua giovane età, James Dean viene ricordato tra i più grandi con i suoi film più celebri: La valle dell’Eden, Il Gigante e Gioventù bruciata, tre film in due anni. Il “bello e dannato” ante litteram, con il broncio, lo sguardo sfuggente, quasi mai diritto verso la camera da presa, ha conquistato fin da subito pubblico e critica.

E oggi avrebbe compiuto 90 anni. Non gli è stato concesso di vivere, di invecchiare, di recitare, di regalarci altre interpretazioni, alti cult simbolo di generazioni in lotta e in crescita. Probabilmente per il suo fatale destino, è stato consacrato tra le stelle, proiettato nell’Olimpo di Hollywood.