La Sicilia resta in “zona arancione” fino al 16 maggio: ecco le regole da seguire

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Resta ancora arancione il colore della Sicilia per la prossima settimana, in attesa di diventare (si spera) in giallo non prima del 17 maggio. Prosegue quindi il disagio per commercianti e ristoratori, non più disposti a tollerare le restrizioni che reputano ingiuste e che si dicono pronti a protestare affermando di essere ugualmente decisi a riaprire da lunedì.

Nonostante la Sicilia avesse dalla scorsa settimana l’intervallo inferiore dell’Rt a 1,02 corrispondente ad un rischio moderato, non è stato sufficiente perchè il caos che, sin dall’inizio della pandemia, regna sovrano ha determinato la necessità che per diventare gialli ci sia l’Rt sotto 1 per almeno 14 giorni con un rischio basso.

Inoltre, in Sicilia, a ci sono ancore molte zone rosse: Baucina, Belmonte Mezzagno, Giardinello, Mezzojuso, Termini Imerese, Cefalù, Bolognetta, Santa Cristina Gela e San Cipirello, nel Palermitano; Gela in provincia di Caltanissetta; Mineo nel Catanese; Cerami in provincia di Enna; Fiumedinisi nel Messinese; Lampedusa e Linosa in provincia di Agrigento. Inoltre la campagna vaccinale ancora non decolla, con più di 500mila dosi “congelate”. Ricordiamo, di seguito, le regole da seguire (almeno fino al 16 maggio)

Spostamenti

Sono ammessi gli spostamenti per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, nonché per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, comprese le seconde case. La novità apportata dall‘ultimo decreto Draghi consiste nella possibilità di entrare e uscire dai comuni e dalle province di tutti coloro che saranno muniti delle “certificazioni verdi Covid 19”: quella di avvenuta vaccinazione o di guarigione, entrambe valide 6 mesi, o l’esito di un tampone antigenico o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti.

Visite ad amici e parenti

Da domani, anche a Palermo sarà nuovamente possibile, all’interno del Comune, andare a trovare una sola volta al giorno parenti ed amici, in massimo di 4 persone oltre ai minori conviventi.

Attività sportiva

È consentito svolgere attività sportiva all’aperto e a livello individuale, nell’ambito del proprio comune di residenza. Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP. È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli.

Scuola

In presenza lo svolgimento di nidi e micronidi, scuola dell’infanzia (materna), elementari e scuole medie. Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado (licei, istituti tecnici etc.) garantiscono l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, mentre la restante parte si avvale della didattica a distanza. All’università esami e tesi di laurea in presenza.

Bar e ristoranti

Continua il divieto di consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze. Dalle 5 alle 22 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande con la seguente suddivisione in base alle fasce orarie: fino alle 18.00, senza restrizioni ; dalle 18 alle 22, è vietata ai bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice ATECO 56.3). La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, sempre nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Senza limiti di orario anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli ospiti.

Negozi, parrucchieri e barbieri

Riaprono i negozi e le attività commerciali di vendita al dettaglio, come negozi d’abbigliamento, parrucchieri e barbieri sempre nel rispetto delle misure anti-Covid, che prevedono l’obbligo di mascherine, distanziamento interpersonale di almeno un metro, ingressi contingentati, dispenser con gel igienizzanti, la pulizia e l’igiene ambientale almeno due volte al giorno e in funzione dell’orario di apertura, oltre alla garanzia di adeguata e continua aereazione naturale e ricambio d’aria. E’ previsto l’accesso regolamentato e scaglionato, in proporzione alla relativa superficie aperta al pubblico, nelle medie e grandi strutture di vendita, differenziando, dove possibile, percorsi di entrata e di uscita. A tal fine, è obbligatorio esporre un cartello che indichi il numero massimo di persone che possono essere contemporaneamente presenti all’interno dei locali. Nelle giornate festive e prefestive restano chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, tranne farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.