Miguel Bosè: “Sono negazionista, mia madre non è morta di Covid come vogliono farmi credere”

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Dopo mesi Miguel Bosè torna a parlare in pubblico. Il cantante di Se tu non torni decide di raccontarsi alla tv iberica, trattando di Covid e della sua gioventù sfrenata. Sul capitolo Covid e la morte di sua madre, Lucia Bosè, avvenuta lo scorso anno, il cantante dichiara: “Ad ucciderla è stato qualcos’altro. Se parlassi direi cose molto pericolose per chi doveva curarla” e riguardo al Covid aggiunge: “C’è un piano escogitato in modo che non si sappia”.

Miguel Bosè si dichiara fiero di essere negazionista. Dall’inizio della pandemia l’interprete ha espresso la sua opionione che va contro ciò che la scienza evidenzia. Nel corso della lunga intervista Bosè tratta il periodo della giovinezza, dettato dall’uso di droghe. “Ho iniziato a consumare stupefacenti dopo una delusione d’amore, negli anni 80, e ho smesso completamente solo pochi anni fa”.

Tutto sarebbe cominciato a causa di una delusione d’amore: “Una sera chiamai alcuni amici e dissi loro: ho bisogno di fare festa. Ricordo il primo bicchiere, e poco dopo la prima striscia di coca. Gli effetti mi durarono una settimana. Pensavo che fosse una parte necessaria, legata alla creatività. Ma da un giorno all’altro le droghe smettono di essere tue alleate e diventano il tuo nemico. Fino al giorno in cui ho avuto la forza di dire basta. Non uscivo più nei locali, ma mi facevo lo stesso tutti i giorni. Sono arrivato a consumare quasi due grammi di cocaina al giorno, oltre a fumare marijuana e a prendere pastiglie. Solo sette anni fa ho smesso per sempre con tutta questa roba”.