“Non è la Rai” compie 30 anni, il più grande fenomeno mediatico degli anni 90 che ha influenzato il modo di fare TV

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Torta di compleanno per “Non è la Rai” che oggi compie trent’anni. Il programma voluto e ideato da Gianni Boncompagni e Irene Ghergo ha acceso per la prima volta i riflettori il 9 settembre 1991, dapprima su Canale 5 e poi su Italia 1, in diretta TV dallo studio 1 del Centro Palatino in Roma, dando inizio a quella che sarebbe poi divenuta una rivoluzione del mondo della televisione. “Ma com’è bello qui… ma com’è grande qui… ci piace troppo ma… Non è la Rai!”: chi non conosceva negli anni 90 il motivetto canticchiato dalle ragazze, divenuto poi sigla di apertura. Centinaia di adolescenti in costume, con una piscina sullo sfondo che intrattenevano il pubblico in maniera semplice.

Giochini telefonici, cruciverba, canzoni cantate rigorosamente in play back, balletti ma anche ospiti internazionali e interviste. Come non ricordare Fiorello, intervistato da Ambra Angiolini, che parlava del suo primo amore da ragazzo tra i banchi di scuola o un giovanissimo Vittorio Sgarbi che raccontava dei suoi quindici anni, in cui maturava già quello che sarebbe stato il suo carattere forte e determinato, ed ancora Bruno Vespa e Barbara Palombelli. Fatto sta che centinaia di ragazze si accalcavano quotidianamente fuori dagli studi di Cinecittà, per tentare di entrare a far parte del cast o anche semplicemente per vedere entrare le ragazze, considerate un modello cui ispirarsi e in cui riporre tutte le aspettative di una teenager.

Quattro fortunatissime edizioni quelle di “Non è la Rai”, che chiuse poi i battenti a giugno del 1995, in cui si succedettero alla conduzione Enrica Bonaccorti, Paolo Bonolis e infine Ambra Angiolini, in cui Boncompagni ripose la sua fiducia, lanciandola, da giovanissima, nel mondo dello show business. E come accade oggi per i Talent, il Grande Fratello, l’Isola dei Famosi, Temptation Island e chi più ne ha più ne metta, “Non è la Rai” fu, per moltissime, precursore di importanti successi. Claudia Gerini, Nicole Grimaudo, Sabrina Impacciatore e Ambra Angiolini sono approdate al cinema; Laura Freddi, Miriana Trevisan, Antonella Elia, Antonella Mosetti, Alessia Mancini, Alessia Merz hanno aleggiato per anni tra le show girl italiane e tante altre ancora hanno sicuramente goduto di un buon trampolino di lancio.

Ospitate in tv, in discoteca, interviste, copertine dei giornali, passaggi in radio, c’era un mondo che ruotava intorno a quelle adolescenti. Amato e boicottato, aprezzato e criticato, fatto sta che “Non è la Rai” è stato il più grande fenomeno mediatico degli anni novanta, che ha influenzato la maniera di fare TV.