Olimpiadi: l’Italia rischia l’esclusione, atleti potrebbero gareggerare sotto la bandiera CIO

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foto di ferdinando mezzelani GMT

L’Italia rischia una delle più clamorose brutte figure della sua tradizione sportiva. Il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) potrebbe ufficializzare l’esclusione del Bel Paese dalle prossime Olimpiadi di Tokyo 2021. Una decisione che trova due precedenti nel recente passato, ovvero la Russia post-scandalo doping e la Bielorussia del premeir Lukashenko.

LA RIFORMA DEL CONI

Il motivo? la questione legata all’autonomia del CONI, sul quale si attende una riforma ormai da anni. Ma il tempo sta per scadere e di conseguenza, senza un decreto legge da emanare nelle prossime 24 ore, a Losanna potrebbero essere prese decisioni drastiche. La deadline è fissata per mercoledì 27 gennaio alle 17.30, quando il CIO dovrà definitivamente decidere sulla questione.

Una figuraccia mondiale anche in ottica di Milano-Cortina 2026, che vorrebbe dire anche la sospensione dei finanziamenti del Cio all’Italia. Una questione spinosa, che può risolvere soltanto il Governo italiano. Il decreto infatti sarebbe già pronto, ma non è stato ancora approvato.

Nel caso in cui l’Italia fosse esclusa dalle Olimpiadi, gli atleti azzurri già qualificati potrebbero partecipare sotto la bandiera del CIO, senza inno nè bandiera. Una figuraccia di proporzioni mondiali, che il Governo deve provare ad evitare in ogni modo. A rischio anche le selezioni nazionali che, in caso di esclusione nazionale, sarebbero costrette a rimanere a casa. Medaglie, prestigio e quattro anni di lavoro a rischio quindi, a causa di una macchina amministrazione che nel nostro Paese non si smentisce mai per i suoi tempi biblici.