Primo week end alla riscoperta dei borghi siciliani, le iniziative de “Le vie dei Tesori”

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Le vie dei Tesori avvia nel borgo di Geraci Siculo la prima di una serie di esperienze nei borghi siciliani: qui, dove i ritmi giornalieri scorrono lenti in scenari di straordinaria bellezza, in un paese che ha conquistato il podio e sfiorato il titolo di Borgo dei Borghi 2021. Qui in questo gioiello arroccato sulle Madonie, sabato 19 e domenica 20 giugno si potrà partecipare a due visite guidate tra musei e chiese, itinerari di degustazioni alla scoperta di antiche botteghe, fino a raggiungere i pastori per assistere all’antico metodo della tosatura delle pecore, che oggi una rete attiva di allevatori vuole rivitalizzare e valorizzare.

In Sicilia dunque il ritorno ai borghi acquista un sapore antico, l’accesso ad una dimensione quotidiana piu’ lenta e lontana dai ritmi frenetici, per riscoprire tradizioni che sembravano andate perdute, come per l’appunto la tosatura delle pecore che nel territorio madonita non è soltanto un lavoro,quanto piuttosto un momento di aggregazione comunitaria.

È infatti il neonato Distretto laniero siciliano, guidato da Sebastiano Tosto, a voler recuperare e tutelare la tosatura come esperienza tradizionale da rilanciare. Si tratta di un’iniziativa che rientra tra i progetti della rete ovinicoltori siciliani, di cui fanno parte una quarantina di imprese del centro Sicilia, tra Enna, Caltanissetta, Agrigento e Palermo.

Il Distretto laniero punta alla valorizzazione della materia grezza. “La lana è importante, può essere impiegata in bioedilizia, nel comparto tessile, ma si può guardare anche alla moda e a nuove forme di riuso – dice Tonino Rizzico, componente della Rete -. Sposiamo e sosteniamo giornate come questa, dedicata ai pastori per accendere una luce sugli allevatori e il loro lavoro prezioso“.

Questi due giorni – afferma il sindaco di Geraci Siculo, Luigi Iuppa – permetteranno di scoprire il nostro borgo, ma anche di vivere una giornata immersi nella natura del Parco delle Madonie, facendo un’esperienza a contatto diretto con i pastori. A Geraci ci sono attività economiche, imprenditori e giovani che hanno scommesso su se stessi. Questo tipo di turismo esperienziale all’insegna della sostenibilità, si lega benissimo alle nostre peculiarità e a quelle dei piccoli borghi“.

Un sabato dunque in passeggiata, tra i vicoli del borgo e la visita ai ruderi del Castello, affascinati dai profumi dei forni storici, tra fragranti biscotti di antica tradizione. Non mancheranno le degustazioni guidate dei tesori gastronomici e di salumi di carni autoctone. Si potrà visitare la chiesa Madre, Santa Maria Maggiore, luogo che custodisce il prezioso tesoro dei Ventimiglia, principi di Geraci; si potrà ammirare il suggestivo Salto dei Ventimiglia, una finestra nel vuoto in acciaio e vetro, su di uno scenario mozzafiato e da brivido che è il vallone del torrente Grosso, dai Nebrodi e fino all’Etna. Infine, una tappa al convento, sede del polo comunale “Cultura d’eccellenza” MUSeBArch che custodisce rari volumi dell’antica biblioteca dei Cappuccini e ospita l’archivio storico comunale e il museo etnoantropologico delle Madonie.

La domenica invece sarà interamente dedicata ai màrcati, antichi siti pastorali in cui sarà possibile assistere alla mungitura, alla produzione di ricotta e formaggi e alla tosatura delle pecore, con una degustazione ed un pranzo a cura delle famiglie di pastori.