La Coldiretti lancia l’allarme sugli effetti del rincaro del petrolio sull’economia italiana. La confederazione legata all’agricoltura mette in luce come i rincari record delle quotazioni del petrolio ai massimi dall’autunno del 2014, nel nostro paese, stiano causando problemi non soltanto al trasporto dei prodotti (in Italia l’85% di questo avviene su strada) ma anche sulla produzione, trasformazione e conservazione lungo la filiera per fare arrivare i prodotti dai campi alla tavola.
Raddoppio dei costi per le operazioni di semina, per il riscaldamento di serre e di locali come le stalle, per i processi di essiccazione dei foraggi destinati all’alimentazione degli animali nonché dei costi di produzione di imballaggi di ogni tipo di materiale: tutti questi sono i problemi legati all’aumento del costo del carburante agricolo elencati dalla Coldiretti, auspicando interventi strutturali per dotare il paese di riserve energetiche sostenibili.
Fra queste la Confederazione chiede di puntare forte sulla filiera del biometano, avanguardia del paese, attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per puntare al raggiungimento dell’obiettivo europeo del contenimento delle emissioni nonché all’obiettivo di produzione del 10% di gas rinnovabili all’interno della rete del gas nazionale.