Dai Borghi alle città, tutto è pronto per l’inizio della quindicesima edizione del Festival Le vie dei tesori, anche se quest’anno i Borghi dei tesori hanno già anticipato il festival, grazie a 58 piccoli centri dell’isola che hanno deciso di fare rete sotto l’egidia della Fondazione Le Vie dei Tesori aderendo al format. Da sabato 11 settembre a domenica 26, partono tre weekend in cui sarà possibile visitare grotte, giardini, terrazze segrete, palazzi nobiliari, monasteri, aree archelogiche, ma anche ruderi dal fascino antico, castelli medievali e altro ancora. Poi dal 2 al 17 ottobre toccherà a due cittadine affacciate sul mare, Sciacca e Cefalù, al loro debutto al festival come anche Erice, Ragusa e Scicli, fino a Palermo da dove il festival ha avuto il via e Catania: queste ultime due occuperanno tutto il mese fino al 31 ottobre.
Enna apre per la prima volta al pubblico le sue torri campanare, Caltagirone i salotti nobiliari, laboratori di ceramisti , palazzi e chiese, Monreale ripropone i suoi tesori, tra biblioteche dei prelati e affascinanti panorami e Bagheria, vera sopresa della scorsa edizione che quest’anno ambisce a bissare il successo ottenuto, aprendo palazzi, ville nobiliari, chiese sconosciute e manufatti artigianali.
E poi c’è Noto con il suo fascino barocco che ha deciso di anticipare a settembre la partecipazione, Messina che aprirà collezioni private ed universitarie e proporrà escursioni sul lago Gazzirri sulle barche dei cercatori di molluschi; Caltanissetta che, tra mandorle e uve, aprirà per la prima volta la cripta di san Domenico. Infine la bellissima Trapani sul mare; Marsala con le sue saline e Mazara che apre la visita a chiese antiche.
E’ una Sicilia che si propone quale unico museo diffuso: otto week end, sabato e domenica che racconta e mette in rete i suoi siti da visitare con un unico coupon digitale. Si acquista sul sito e si riceverà una mail di risposta con un QR code da mostrare all’ingresso dei siti. Tutto molto semplice. Ingressi contingentati con green pass ( o tampone negativo ) in tutti i luoghi al chiuso.
E poi tanti tour ed esperienze che da qualche anno sono diventati la grande novità del festival: grotte, giardini, piccoli musei di charme, il sale rosa delle Saline e il volo in Piper sulla Laguna dello Stagnone di Marsala.
Il progetto. anno dopo anno, si arricchisce grazie alla narrazione collettiva, alla voglia di riappropriazione dei cittadini, alla partecipazione di tanti giovani che sempre piu’numerosi si unisco alla squadra di esperti del territorio, narratori, giornalisti, organizzatori. Il festival che ha proiettato la cultura fuori dagli atenei e dai palazzi istituzionali, ha continuato a sperimentare, creare, scoprire siti e percorsi; ed è cresciuto, offrendo occasioni imperdibili ai turisti e ai visitatori.
“Le Vie dei Tesori, dice Laura Anello presidente della Fondazione, è da sempre la manifestazione di una comunità che si riprende il suo patrimonio, se ne riappropria, impara a conoscere la propria storia attraverso luoghi ed esperienze, partecipa a una semina partecipata di conoscenza. Siamo convinti che quest’anno possa essere davvero un’occasione di rinascita collettiva. E l’interesse che si moltiplica da parte di tanti Comuni e territori per il progetto ce ne dà conferma”.
Il festival dunque conferma e rinnova la sua funziona aggregatrice, grazie anche a sinergie e dialogo continuo con centinaia di partner pubblici e privati, tra cui Unicredit che si conferma main sponsor, la Regione Siciliana, i diciannove Comuni, tre università, soprintendenze, musei e diocesi, la scuola, i teatri,le cooperative, le associazioni e tutta la filiera turistico-culturale. Ma anche le aziende enogastronomiche che aderiscono con un un progetto satellite, Terre dei Tesori, in cui si apriranno cantine, frantoi, vigneti, vivai, caseifici, in collaborazione con il dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana.
Per tutte le informazioni sui tesori aperti, i tour e le esperienze di questa edizione 2021 e per l’acquisto del coupon potete visitare il sito www.leviedeitesori.com
