La raccolta firme per salvare i pescatori di Mazara

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Da più di 100 giorni i pescatori di Mazara sono stati sequestrati e arrestati in terra libica. La colpa sarebbe quella di aver pescato in territorio straniero. Dal 1 settembre i 18 siciliani non riescono a vedere o sentire la propria famiglia, ad eccezione di una fugace chiamata l’11 novembre nel cuore della notte. Le risposte delle istituzioni sono molte altalenanti. Si sta cercando di lavorare con accuratezza, ma non si può rischiare che la faccenda venga dimenticata. Oggi, in riunione europea, la commissaria Ursala Von Der Leyen ha posto un accento sulla questione. 

LA PETIZIONE

Su Charge.org è stata creata una petizione affinché il Governo siciliano e nazionale paghi un riscatto per il ritorno dei nostri connazionali. Ad avare avviato la campagna è stata Ilenia Trinca, figlia di uno dei 18 marittimi. Il suo sogno è che il padre ritorni per le festività natalizie, ma ormai sembra poco probabile. Questo il suo messaggio per la raccolta firme: 

“Chiediamo all’ARS che deliberi una somma per liberare, tramite pagamento di un riscatto, i Pescatori Mazaresi. Questa somma venga destinata al governo italiano per la liberazione degli ostaggi. Non basterà solo questo ma la Sicilia deve proteggere i suoi figli”

La petizione si firma qui: http://chng.it/GNSg8QNC

Ci vuole davvero poco tempo e aiuterebbe tanto queste famiglie mazaresi.