Il Covid non ha fermato i palermitani per l’Arancina day

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I numeri sembrano essere sempre gli stessi. I palermitani per acquistare le arancine non si sono di certo fatti bloccare dal Covid-19 e nemmeno dalla pioggia battente degli ultimi giorni. La voglia di festeggiare, soprattutto culinariamente, la festa di Santa Lucia, di ieri, non è mancata. Per la prima volta le file e le attese sono state fatte fuori e no all’interno di bar, pasticceria, ma anche panifici, che per il 13 dicembre si reinventano pur di non utilizzare grano macinato. Ancora di più quest’anno le prenotazione dei palermitani hanno cercato di dare una quadra ai numeri e alla grandezza del fenomeno. Ieri quasi tutti i cittadini palermitani hanno cenato e pranzato con del riso unito a diverse specialità.

I VARI GUSTI 

Le regine di Palermo restano e sono state anche quest’anno l’arancina con carne e al burro. Loro sono l’evengreen. Anche i gusti particolari hanno fatto breccia nel cuore di Palermo, come l’arancina al cioccolato, al salmone, con salsiccia, con pistacchio, con la bresaola. 

UNA BOCCATA D’OSSIGENO

Per i bar e pasticcerie quest’anno Santa Lucia è stata un ulteriore boccata d’ossigeno. Da mesi i proprietari reclamavano il fatto che le vendite erano diminuite, che gli orari stabiliti dal DPCM fossero scomodi, che la gente il caffè non lo prendesse più al bar e che il Covid- come se già la crisi economica non lo stesse facendo- aveva distrutto tutte le possibilità di lavoro. La festa di Santa Lucia è stata un modo per capire che il ritorno alla normalità, con le giuste regole, è un via perfettamente percorribile.