397° Festino di Santa Rosalia, le reliquie in volo su Palermo. Orlando: “Aver cura gli uni degli altri per sconfiggere la paura”

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Un’edizione carica di speranza quella del 397° Festino di Santa Rosalia, presentata oggi in conferenza stampa presso il salone Filangeri del Palazzo Arcivescovile di Palermo.

Una ricorrenza che, anche quest’anno, con il passo lento della ripresa dopo l’emergenza sanitaria globale, non vedrà sfilare il 14 luglio, il carro trionfale della santa patrona della città lungo il Cassaro che, tuttavia, sarà ugualmente presente in una modalità differente, statica, ai Quattro Canti, quasi a proteggere, in silenzio, la città.

Il festino di Santa Rosalia è sempre una festa. C’è solo un modo per smettere di avere paura. Avere cura. Per farlo occorre vaccinarsi. Dopo il festino dell’anno scorso di una Palermo sospesa, quest’anno Palermo riparte con un cammino che dal 14 luglio arriva al 4 settembre. Per riprendere il cammino nel nome di Santa Rosalia ci saranno i simboli che da sempre accompagnano il Festino. Tra questi le luminarie fino a settembre, il carro, i fuochi, simbolo del Festino, verranno sparati da cinque postazioni che mantengono il rapporto della città con il mare – ha detto Leoluca Orlando, sindaco di Palermo – anche se, per il secondo anno consecutivo non potrò gridare Viva Palermo e Santa Rosalia circondato dai palermitani, lo farò ovunque mi troverò e chiedo a chiunque di farlo perchè il Festino è della città di Palermo, e la città è di tutti“, ha concluso.

La notte del 9 luglio il carro restaurato verrà spostato da Piazza del Parlamento ai Quattro Canti dove resterà fino al 15 luglio. Sopra il carro un cavo di alimentazione aereo consentirà l’accensione delle luminarie, che verranno accese anche lungo tutto il Cassaro (da Porta Nuova a Porta Felice) e che attraverseranno piazza Monte di Pietà, già a partire dal 10 luglio. In tutto saranno 65000 lampadine a led.

Il Festino di Santa Rosalia è il compleanno di Palermo e anche se negli ultimi due anni, ci siamo abituati a festeggiare in maniera diversa i compleanni, il tempo che passa merita sempre di essere festeggiato – ha detto Mario Zito, assessore alle Culture del Comune di Palermo, che ha aggiunto: “Gli elementi simbolici della festa ci sono tutti. A cominciare dalle luminarie, per continuare con il carro e i fuochi, che abbiamo fortemente voluto, con molti sforzi da parte dell’amministrazione poichè, creare più punti da cui spararli contemporaneamente in modo da evitare gli assembramenti, comporta non poche difficoltà ma crediamo che valga la pena di restituire ai cittadini il proprio festino insieme alla speranza di rinascita. Mai come in questi momenti sentiamo il bisogno di aggrapparci a delle certezze e di affidare alla Santuzza il futuro del nostro percorso di vita, individuale e collettivo. L’emergenza epidemiologica in atto ci impone di rileggere il festino in chiave intimistica suggerendoci di rinunciare alla partecipazione al racconto collettivo che vedrebbe in piazza migliaia di fedeli, ma di privilegiare quei segni-simboli che connotano la festa“, ha concluso.

I giochi pirotecnici saranno a carico dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale e si terranno, come di consueto, la notte tra il 14 e il 15 luglio. I tradizionali Fuochi d’artificio alla mezzanotte annunceranno la festività del 15 luglio illuminando la Città-tutto porto da cinque diverse postazioni: Bandita, Sant’Erasmo, Acquasanta, Mondello, Sferracavallo. Saranno visibili da tutta la città tanto che si potrà goderne senza essere costretti a radunarsi in un unico luogo con il rischio di trovarsi coinvolti in assembramenti che il buon senso ci consiglia di evitare al fine di vanificare ogni recrudescenza del virus. Avranno la durata di circa 20 minuti dal momento che sono sparati contemporaneamente da più punti.

La sera del 14 luglio, alle 20.30, tra via Matteo Bonello e il sagrato della Cattedrale, prenderanno vita due diverse installazioni luminose en plein air intitolate “Rosalia, Luce mia”a cura degli artisti Sergio Caminita (Repetita Iuvant) e Anna Cottone (In Lucem). Ad organizzare l’evento, prodotto da prodotto da Stefania Morici, sonoCialoma eventi, Associazione Arte mediterranea e Arteventi di Stefania Morici, con il sostegno di Io Compro Siciliano.

Gli interventi di restauro del carro trionfale della santa, costruito nel 2019 dai detenuti della casa circondariale Ucciardone di Palermo, sono stati affidati dall’amministrazione comunale alla VM Agency di Vincenzo Montanelli e hanno avuto un costo di 24.000 euro mentre le luminarie sono costate 16.000 euro e illumineranno la città anche in zone inusuali come, ad esempio, il Monte di Pietà, dal 10 luglio fino al 13 settembre.

Nella nostra piccolezza sta la grandezza. Nell’umanità di Rosalia sta la sua straordinarietà. Questo festino rappresenta la presa in carico del rischio di un tempo di domande, di incertezze di cui non abbiamo alcuna ipotesi. Non ci sarà la processione ma la Santuzza sarà ancora più presente e ci porterà ad alzare lo sguardo in alto con uno volo che simboleggia la cura che Rosalia ha per ogni abitante di questa città e a cui la Chiesa intende contribuire. Per questo motivo sarò io stesso ad accompagnare le reliquie della patrona che sorvoleranno la città di Palermo il 15 luglio alle 17.30 in elicottero per benedire la città“, ha detto l’Arcivescovo Corrado Lorefice.

“Il carro trionfale finalmente potrà rivedere la luce in tutto il suo splendore e potrà essere ammirato e immortalato nel tempo. Dopo due anni è ancora lì, curate le ferite, curate le strutture portanti, curati i quadri, le luci, l’impianto elettrico, l’impianto frenante e, delicato come un vaso di cristallo, sono state curate tutte le venature, spolverato, lucidato e tirato per un altra discesa verso il punto più importante della città”, ha spiegato Vincenzo Montanelli, della VM Agency, che ha proseguito: “E’ sempre lo stesso, così come la squadra degli scenografi, curata da Fabrizio Lupo, gli stessi di due anni addietro, lo stesso ingegnere, la stessa officina che si è occupata del ferro, dei freni e della struttura, lo stesso falegname, lo stesso entusiasmo, la stessa passione ma con alcune varianti, ossia la data e la modalità di gestione dell’esposizione. No processione, no altro nel rispetto delle norme anti-Covid, ma sempre presenti in un corridoio di luci, attraverso le 65000 lampadine a led delle luminarie che da Porta nuova arrivano a Porta Felice attraversando i Quattro Canti fino a piazza Monte di Pietà, luogo di partenza dell’antico Festino di Santa Rosalia. Sarà un festino diverso ma è sempre e comunque il Festino di Santa Rosalia della città di Palermo. La storia continua”.

I lavori di restauro e di recupero strutturale del carro, che ne hanno messo in sicurezza il sistema frenante ed elettrico, sono stati condotti tra la bottega 7 dei Cantieri Culturali della Zisa e il cantiere allestito in Piazza del Parlamento da 35 maestranze, tra scenografi e ingegneri e restauratori, sotto la guida dello scenografo Fabrizio Lupo.

Tra i tanti Carri e statue che ho ideato, questo che va dal 2019 al 2021 ha certamente la storia più affascinante, persino di quello d’argento che abbiamo portato a New York. Nato tra le mura di un carcere e costruito insieme a un gruppo di detenuti è un simbolo di riscatto dalla sofferenza. Chi poteva mai immaginare che ci avrebbe accompagnato attraverso una nuova peste?”, ha detto lo scenografo Fabrizio Lupo, che ha poi sottolineato: “Il mio più grande desiderio resta sempre che finalmente a breve possa di nuovo essere portato fuori da Porta Felice ad assistere con tutti noi ai fuochi della liberazione. Per ora, a carro fermo, non ci resta che leggere le storie della santa che abbiamo dipinto sui suoi fianchi e che ci raccontano i sogni dei devoti che desiderarono, come noi, la vittoria su tutte le pesti che affliggono la città e il mondo intero”.

Gli interventi di restauro del carro saranno i protagonisti di un documentario a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo. In occasione degli interventi di restauro del carro trionfale di Santa Rosalia, infatti, è stato portato aventi anche il progetto speciale Santa Rosalia, Festino 2021, promosso dalla sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia, ad un anno di distanza dalla realizzazione del film “Palermo Sospesa, c’è il festino che non c’è”, diretto dalla regista Costanza Quatriglio, attualmente visionabile sulla piattaforma di Rai Play, che ha visto il coinvolgimento di ex allievi del corso di documentario.

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