A grande richiesta torna “Spose consumate”

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Lo spettacolo, scritto da Daniela Pupella, Francesca Picciurro e Lavinia Pupella, dopo il successo riscontrato in tutte le 4 date di programmazione tra febbraio e marzo, torna con un doppio appuntamento sabato 15 aprile (ore 21) e domenica 16 aprile (ore 17.45)

Cinque amiche si ritrovano insieme in un atelier di alta moda per la prova abiti da damigella in occasione del matrimonio di un’altra loro amica: è così che prende corpo “Spose consumate”, la commedia scritta da Daniela Pupella, Francesca Picciurro e Lavinia Pupella andata in scena con successo, per tutte le quattro date, nell’ultimo week end di febbraio e nel primo dello scorso marzo. Così, a grande richiesta, la commedia ritorna sabato 15 e domenica 16 aprile, al teatro Sant’Eugenio di piazza Europa 39/41 a Palermo. Lo spettacolo, nel giorno di sabato, avrà inizio alle ore 21, e la domenica alle ore 17.45. E con Spose consumate si riconferma l’estro e la simpatia del già ben collaudato cast composto dalle sorelle Daniela e Lavinia Pupella, Leonardo Campanella, Iaia Corcione, Fabiola Arculeo e Francesca Picciurro.

Regia di Daniela Pupella. Costumi di Katia Montagna.

 

Le cinque donne protagoniste sono forti e fragili allo stesso tempo, si confrontano e si confortano, si odiano e si amano… come solo le donne sanno fare, e in scena, lo faranno in modo dissacrante. Sono inoltre cinque donne libere che, in maniera molto divertente, si metteranno “a nudo” mandando persino in crisi lo stilista che si ritroverà, con mille difficoltà, a doverle gestire; tra loro, c’è la magra, l’influencer, la oversize, la delusa, e la sfrontata, e insieme ne diranno e ne combineranno di tutti i colori. Ma sono anche donne molto diverse l’una dall’altra, e con trascorsi differenti che via via verranno fuori durante l’evoluzione degli eventi; ed inoltre, non mancheranno dei momenti in cui, le cinque protagoniste, ed anche lo stesso stilista, inviteranno il pubblico a riflettere.

Sono quindi delle spose “consumate”, dove per consumate possiamo intendere il verbo, ma anche l’aggettivo, e poi, chi lo sa… Una cosa è certa, risate e buon umore, dall’inizio alla fine, non mancheranno.