Torneo “Un Calcio alla Violenza sulle Donne”: un chiaro messaggio dal centro sportivo Buon Pastore

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violenza sulle donne

Si è celebrato presso il centro sportivo Buon Pastore il torneo di calcio femminile “Un Calcio alla Violenza sulle Donne” organizzato dall’Asd Sport Palermo in collaborazione con i propri sponsor e patrocinato dall’Assessorato allo Sport del Comune di Palermo nella figura dell’assessore Alessandro Anello. Alla manifestazione hanno partecipato sei squadre da otto atlete ciascuna, divise in due gironi da tre, con le prime due classificate per ogni raggruppamento a giocarsi le semifinali che hanno anticipato la finale per il primo e secondo posto e quella per il terzo e quarto posto.

Aldilà del lato sportivo, con diverse giocatrici della neonata Sport Palermo femminile protagoniste in campo con le loro mamme sotto l’occhio dei mister Francesco Aronica, Giorgio Corona e Tanino Vasari, ciò che più conta è stata la divulgazione di un messaggio di ferma opposizione nei confronti di una brutta piaga sociale che purtroppo si è allargata a macchia d’olio negli ultimi anni. Durante tutta la giornata del 29 dicembre, infatti, sono stati distribuiti materiali informativi e proiezioni sui ledwall per sensibilizzare sempre di più i presenti sul fenomeno dilagante della violenza sulla donne.

un calcio alla violenza sulle donne

“Tale manifestazione intende diventare un appuntamento annuale di richiamo per tutte le squadre di calcio femminile, anche in funzione del fatto che tale disciplina sportiva sta avendo un grande rilievo a livello nazionale e internazionale – afferma il presidente dello Sport Palermo Francesca Terranova -. Il nostro presupposto è quello di far partecipare moltissimi spettatori per promuovere questo sport, da sempre visto come un’attività prettamente maschile e che invece dovrebbe essere giudicato con uguale dignità di genere. Il mondo del calcio si è sempre mosso compatto contro la violenza sulle donne, ed anche per questo torneo abbiamo attivato diversi canali di comunicazione, coinvolgendo anche testimonial e influencer, con l’obiettivo di sostenere chi è vittima di questi reati”.