Covid a scuola, stop a lezioni nelle zone rosse: rischio Dad per 9 studenti su 10

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Da oggi 5,7 milioni di studenti seguiranno le lezioni da casa. Tra questi, ben 200 mila alunni con disabilità, i due terzi del totale. Ma tra pochi giorni potrebbero essere molti di più gli studenti costretti alla didattica a distanza. Se i governatori regionali disporranno la sospensione delle attività in presenza dove vi siano più di 250 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. È la conseguenza di quanto disposto dal nuovo Dpcm in vigore dal 6 marzo, che prevede scuole chiuse nelle zone rosse e possibilità per i governatori di chiuderle in quelle arancioni e gialle.

Tuttoscuola, prendendo a riferimento gli ultimi dati messi a disposizione dalla Fondazione Gimbe (che ha rilevato l’incidenza di casi positivi per 100.000 abitanti sul territorio nazionale) ha calcolato una nuova proiezione del numero di alunni costretti alla didattica a distanza, in base alla quale si arriverebbe a 7,6 milioni di alunni in dad: nove ragazzi su dieci (90,1%) degli 8,5 milioni di alunni iscritti nelle scuole statali e paritarie potrebbero a breve essere impegnati nella didattica a distanza. Un “lockdown formativo” quasi totale, con una “scuola diffusa” nelle case di 7,6 milioni di famiglie italiane. Veneto, Piemonte, Lazio e Friuli VG potrebbero essere le prossime Regioni a chiudere completamente le scuole, a causa dell’elevato indice di contagi, già oggi superiore a 250 casi positivi per 100.000 abitanti.