Covid, “Le lacrime dei positivi possono contagiare”: lo studio italiano

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Il Covid si presenta anche negli occhi dei suoi pazienti. E’ questo l’approfondimento che hanno fatto all’Università dell’Insubria di Varese, conducendo uno studio che è stato successivamente pubblicato su Jama Ophthalmology. I ricercatori sospettano che le lacrime infette possano essere un’ulteriore via di trasmissione per il Covid-19. Un’ipotesi che è stata dibattuta, ma non chiaramente dimostrata.

I risultati principali dello studio si riferiscono a un sottogruppo di 41 pazienti Covid-19. Di quei 41 pazienti, 17 sono risultati negativi per il tampone nasofaringeo nonostante la loro diagnosi Covid-19. Tuttavia, quando i ricercatori hanno effettuato un secondo tampone da entrambi gli occhi, 10 di loro sono risultati positivi. Quindi anche se i pazienti risultavano negativi in un primo tampone disposto nella cavità nasale, un secondo tampone oculare ha dato esito opposto.

“Ricontrollare il risultato dei test molecolari nasofaringei con un secondo tampone oculare può ridurre il tasso di falsi negativi”. Così afferma Claudio Azzolini che ha guidato lo studio. “Ciò suggerisce che eseguire un ulteriore test molecolare agli occhi di chi è negativo al tampone al naso e alla faringe può invertire quel risultato iniziale. Così si è svelato che il virus è in realtà nelle lacrime”. Per quanto riguarda i 24 pazienti con tampone nasale positivo, 15 di loro (63%) hanno ottenuto anche un risultato positivo al test dell’occhio. Una ricerca italiana che offre nuovi passi nella lotta al Covid-19.