Domani si rientra a scuola. Flc CGIL: “Gravissimo errore”

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Dopo tre ore di riunione della task force regionale, arriva la decisione: nessun ulteriore rinvio, domani si rientra a scuola in Sicilia.

La decisione di riaprire dopo le vacanze natalizie aveva subito uno stop sabato scorso ed oggi si attendeva la decisione della task force regionale su un ulteriore rinvio a lunedì prossimo, quando l’Isola entrerà in “zona arancione”.

L’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, ha spiegato che “non ci sono le condizioni giuridiche per sospendere ulteriormente le attività didattiche”.

Presente oltre all’assessore Lagalla anche l’assessore alla Salute Ruggero Razza, i dirigenti dell’ufficio scolastico regionale, il prof. Gianni Puglisi per gli Atenei dell’Isola, una rappresentanza degli studenti, i sindacati di categoria e l’Ance.

“La nostra posizione è stata quella che, non essendovi le condizioni normative tali per emanare eventuale adattamento del calendario scolastico ANP non chiederà cose non applicabili, ma lasciamo alle autorità sanitarie competenti di assumersi la responsabilità, laddove ne ricorrono le condizioni, di classificazione dei territori in zona arancione per consentire ai Sindaci di emettere le relative ordinanze”, ha dichiarato Maurizio Franzò, presidente regionale dell’associazione nazionale dei presidi.

Contro la posizione dell’associazione nazionale dei presidi di schierarsi “per il ritorno a scuola senza se e senza ma” si è espresso il sindacato della scuola CGIL.

“Tornare a scuola già domani è un gravissimo errore. È assurdo sperare di diventare zona arancione o rossa per tenere chiuse le scuole. Ciò vuol dire auspicare un incremento delle degenze in terapia intensiva”. Lo dice il segretario della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, a margine della riunione della task force sulla pandemia tenutasi stamani.

“Non lo diciamo solo noi che bisogna ritardare il ritorno a scuola, ma anche la comunità scientifica, nonché autorevoli esperti come lo stesso consulente del Ministero della salute, il professor Ricciardi”. È giunto il momento che il governo nazionale si assuma le responsabilità che gli competono e faccia un mea culpa rispetto a tutto quello che non è stato fatto. Le promesse sui tamponi gratuiti e sulla fornitura di mascherine ffp2, tra l’altro solo in casi particolari, sappiamo con certezza che saranno difficilmente realizzabili’ conclude il segretario della Flc Cgil Sicilia.