Il Covid affossa il mondo della ristorazione, in Sicilia chiuse più di 837 attività

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In Sicilia 837 attività legata al mondo della ristorazione hanno chiuso definitivamente, su circa 20mila registrate nel territorio isolano. È quanto emerge dal rapporto annuale Fipe di Confcommercio, aggiornato al 31 marzo 2021. Delle 837 società che hanno cessato l’attività nel 2020 sono: 71 quelle di capitali, 137 di persone e 627 ditte individuali. Per quanto riguarda i bar, 361 le attività che hanno chiuso i battenti (25 società di capitale, 63 di persone e 273 ditte individuali).

I ristoranti e le attività di ristorazione mobile che hanno cessato l’attività sono invece 472 (43 società di capitali, 72 di persone, 355 ditte individuali). Con riferimento a mense e catering, il rapporto di nati-mortalità è pari a -4 (3 società di capitali e 2 di persone hanno cessato l’attività mentre è nata una nuova ditta individuale).

Secondo molti operatori economici il ritorno alla normalità è ancora lontano. Circa il 70% degli intervistati si divide tra chi ritiene che questo sarà possibile già nel 2022 (36%). E chi invece ipotizza che avverrà solo nel 2023 inoltrato (36%). Esiste tuttavia una quota rilevante di esperti che pensa non si riuscirà a tornare a livelli pre-Covid prima del 2024. Per tutti, le stime sono fortemente legate alle tempistiche di uscita dallo stato di emergenza sanitaria e, di conseguenza, al successo della campagna vaccinale e alla mancanza di ulteriori ondate pandemiche.