Rosario Livatino proclamato beato, Musumeci: “Giorno di festa per tutta la Sicilia”

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Il giudice Rosario Livatino è stato proclamato beato nel corso di una cerimonia solenne celebrata nella cattedrale di Agrigento. In contemporanea il reliquario dove è contenuta la camicia indossata dal beato il giorno in cui venne ucciso dalla mafia è stato collocato in una teca della cattedrale. Si tratta di un reliquiario realizzato in argento martellato e cesellato.

La cerimonia, officiata dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, si è svolta in una Agrigento blindata. Presenti autorità civili e militari: tra gli altri, il presidente della corte d’appello di Palermo Matteo Frasca, il procuratore generale di Caltanissetta Lia Sava, il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e il cardinale di Agrigento Francesco Montenegro.

 “Oggi ad Agrigento è stato beatificato Rosario Angelo Livatino, martire della giustizia e della fede nel suo servizio alla collettività come giudice integerrimo che non si è lasciato mai corrompere. Si è sforzato di giudicare non per condannare ma per redimere. Il suo lavoro lo poneva sempre sotto la tutela di Dio, per questo è diventato testimone del Vangelo, fino alla morte eroica. Il suo esempio sia per tutti, specialmente per i magistrati, stimolo a essere leali difensori della legalità e della libertà” , ha detto Papa Francesco.

Credo sia un giorno di festa per tutta la Sicilia, e non soltanto per noi siciliani, perché la Chiesa riconosce beato un magistrato che ha saputo conciliare il Vangelo col valore del Codice penale, la parola di Cristo con la legge. E proprio per questo ha pagato con la vita, perché costituiva un esempio molto pericoloso per le organizzazioni criminali. Per questo la mafia ha voluto eliminarlo. Io credo che debba essere indicato come modello di vita, paradigma per tutti i giovani con i quali abbiamo il dovere di costruire, e stiamo costruendo, una nuova Sicilia”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a margine della cerimonia di beatificazione del giudice Rosario Livatino, assassinato dalla mafia 31 anni fa.