MIO Italia, Bianchini: “Il coprifuoco è una misura illogica e antidemocratica”

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Continua la protesta contro le misure di contenimento dell’emergenza sanitaria globale esposte dal premier Mario Draghi in occasione della conferenza stampa del 16 aprile da parte del presidente di MIO Italia (Movimento Imprese Ospitalità) Paolo Bianchini.

«Credere nel coprifuoco è come credere nell’oroscopo: è una misura illogica, oltre che antidemocratica. L’asticella delle ore 22 va abolita e al comparto dell’ospitalità a tavola va data la possibilità di lavorare su tutte le ore canoniche, anche per evitare la concentrazione dei clienti– ha dichiarato Bianchini –Riguardo alle riaperture, MIO Italia ha già chiesto di non dividere i locali fra serie A, con spazi aperti, e serie B, al chiuso. Anche perché i ristoranti, bar e pizzerie senza aree esterne sono il 50%. E poi il clima non è ancora così gentile, ed è diverso fra nord e sud della Penisola. Tutto il comparto dell’ospitalità a tavola deve avere la possibilità di riaprire. E finiamola con le prese in giro. È chiaro, ragionando sulla bozza del nuovo Dl, che esiste un accanimento ideologico contro i piccoli imprenditori del comparto dell’ospitalità a tavola. Sui mezzi pubblici accade di tutto, a livello di assembramento, ma il problema, per qualcuno al governo, sono ancora ristoranti, bar, pub e pizzerie che, a quanto pare, devono essere cancellati. Siamo alla pura follia» ha concluso.

«Oggi siamo al 129esimo giorno di restrizioni, quasi il doppio dello scorso anno, quando la politica e gli esperti si fecero trovare impreparati di fronte all’emergenza. Ergo, bisogna cambiare rotta. I cittadini vanno responsabilizzati, non terrorizzati come avvenuto finora. E i piccoli imprenditori devono poter lavorare. Non si può blindare un comparto fondamentale per l’economia italiana e siciliana soprattutto – e ce ne accorgeremo a emergenza finita del disastro creato – perché non si vogliono monitorare le piazze e gli assembramenti. Uomini e mezzi per i controlli ci sono, ce ne siamo accorti durante il primo lockdown», ha aggiunto Salvo Longo, vicepresidente nazionale e responsabile MIO SICILIA.