Paese che vai, tradizione che trovi: a Pasqua non solo uova e colombe

0
442

Per tanti Pasqua significa pranzi, riunioni tra amici, uova di cioccolato e relax oppure in altri tempi viaggiare verso luoghi sconosciutiMa in alcune parti del mondo, questa ricorrenza oltre a uova e colombe, porta con sé molte usanze che a noi possono sembrare alquanto bizzarre.

Ma si sa, ogni cultura ha un suo modo di celebrare la ricorrenza e in Europa fioriscono usanze diverse tra loro. E visto che è ancora possibile sognare, oggi vi portiamo a fare un entusiasmante giro tra le tradizioni pasquali più particolari del mondoEccone alcune  tra quelle piu’ inconsuete.

A Peterlee, nella contea di Durham, le uniche uova di Pasqua sono sode. La tradizione prevede una competizione semplice: due concorrenti si sfidano, colpendo a turno l’uovo sodo tenuto in mano dall’avversario. Chi riesce a infrangere il guscio dell’altro per primo senza incrinare il proprio vince. E se credete che sia una tradizione per pochi, vi sbagliate perchè esiste addirittura l’Egg Jarping World Championship.

Lo Sprinkling in Ungheria è la tradizione per passare la Pasquetta: prevede che gli uomini inseguano una giovane donna spruzzandole addosso acqua e del profumo di Colonia, chiedendole un bacio. Un’azione gioiosa di buon auspicio di salute e fertilità.

Nella cittadina di Hauxn in Francia si è soliti preparare nella piazza principale una gigantesca frittata con 4500 uova per sfamare 1000 persone. Si tratta di una tradizione che riporta alla storia secondo cui Napoleone, insieme al suo esercito in viaggio nel Sud della Francia, fece tappa a Haux per una una pausa e mangiare delle omelets. Il piatto piacque così tanto a Napoleone che ordinò al paese di raccogliere tutte le uova che avevano per far una frittata gigante in grado di sfamare il suo intero esercito.

Per rappresentare il tradimento di Giuda nei confronti di Gesù, alcuni volontari malcapitati di Masatepe, cittadina del Nicaragua si travestono ogni anno da Giuda, per poi essere cercati, inseguiti e incatenati durante la cosiddetta Busqueda di Giuda”. Una versione brasiliana della tradizione prevede che si preparino dei pupazzi, anche con le sembianze di politici coinvolti in scandali e casi nazionali di corruzione, da picchiare pubblicamente.

In Norvegia molti hanno l’abitudine di trascorrere le vacanze di Pasqua dedicandosi alla lettura di romanzi gialli e thriller. La Paaskekrimmen (Pasqua Criminale) è questa: una passione che coinvolge tutti! Film, serie TV, perfino le storie a fumetti presenti sui cartoni del latte si tingono di giallo e mistero.

In Spagna, specie in Andalusia, sono tipiche le processioni e le rappresentazioni teatrali organizzate dalle confraterite che fanno rivivere le stazioni della via crucis di Cristo. I partecipanti indossano abiti penitenziali, cappe a punta e celano il volto dietro una maschera. Sono eventi grandiosi che richiamano moltissimi visitatori. La festa più celebre è quella della “Semana Santa” di Siviglia. Una tradizione simile si trova in Umbria con la processione degli incappucciati che si svolge di notte per le strade antiche di Assisi creando un effetto magico e in parte inquietante.

In Svezia per Pasqua i bambini si travestono da streghe con gonne lunghe e bandane colorate in testa e decorano di rosso le guance, per poi andare a casa dei vicini offrendo i loro disegni in cambi di dolcetti. Anche senza zucche, vi suona familiare? Glisvedesi decorano le  case con rami di salice o di betulla e mangiano uno smörgåsbord, una sorta di buffet composto da vari piatti: aringa, salmone, patate, uova, polpette, salsicce. E’ un’usanza risalente al medioevo in cui si pensava che nei giorni pasquali le streghe migrassero verso le Montagne Blu per riunirsi insieme al diavolo in persona. Le streghette hanno lo scopo di esorcizzare le paure dei bambini, ma in molti luoghi è ancora viva la tradizione di accendere grandi falò votivi, per tenere lontane queste figure malighe.

Lo Scoppio del Carro a Firenze, chiamato anche Colombina, prevede che un carro venga portato in giro per le vie da due mucche bianche, fino a raggiungere la Cattedrale. In quel momento viene intonato il Gloria e l’arcivescovo tira sul carro una pietra a forma di colomba, che da inizio a vari giochi di fuoco. Segue, in pieno stile toscano, una parata medievale.

Nel periodo in cui l’arcipelago delle Bermuda è stato colonizzato, un insegnante dell’esercito Britannico aveva difficoltà a spiegare ai suoi alunni l’ascensione di Cristo in Paradiso. Così decise di realizzare un aquilone a forma di croce. Da allora, ogni venerdì santo ognuno costruisce il proprio aquilone mangiando torte di merluzzo e pane caldo dalla forma tondeggiante.

Per le strade ungheresi, ma anche in Slovacchia, gli uomini inseguono alcune donne che, felici, accettano di farsi colpire bonariamente con rametti di salice decoratiLa leggenda vuole che il salice, essendo il primo albero a sbocciare in primavera, riesca a trasmettere fertilità alle donne.

In Danimarca curiosamente per Pasqua predomina il colore giallo! E lo si fa con notevole convinzione: per un giorno infatti tutto viene decorato di giallo, con uova dipinte, candele, tessuti e rami fioriti.

In Germania, in Polonia, e in alcune regioni della Francia  si adornano alberi, piante e facciate delle case con composizioni di uova colorate. I villaggi fanno a gara per le decorazioni più belle. Le decorazioni danno vita a vere e proprie piante pasquali, Osterstrauch, che riempiono le strade e i giardini di colori preannunciando la primavera.

In Russia invece la tradizione pasquale assume una veste un po tetra e alquanto curiosa. Vige infatti l’ abitudine per la domenica di Pasqua di recarsi al cimitero a fare un pic nic sulla tomba del parente piu’ prossimo. La sera invece si cenerà con un tradizionale banchetto, stavolta in casa e in famiglia, con carne, pesce, funghi e dolci tradizionali.

Ci spostiamo a Corfù per la Pasqua Ortodossa: qui le celebrazioni rompono davvero gli schemi… e non solo! Il giorno di Pasqua gli abitanti gettano da finestre e balconi cocci e recipienti di terracotta. Perché distruggerli? Nell’antichità anziché la Pasqua si festeggiava la ripresa del ciclo naturale della vegetazione, distruggere vecchie anfore e recipienti vuoti era un modo per augurarsi nuovi raccolti in nuovi contenitori. In ogni caso l’effetto è incredibile… l’importante è assistere al lancio da distanza di sicurezza!