Palermo Calcio, un girone d’andata sull’altalena delle emozioni

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Il Palermo ha chiuso con la vittoria all’ultimo respiro contro la Cremonese un girone d’andata per cuori forti. Tante le emozioni, positive e negative, che la squadra rosanero ha fatto vivere ai propri tifosi, in una continua altalena di prestazioni e risultati partita dopo partita o anche all’interno della stessa gara.

Già all’esordio stagionale dello scorso 18 agosto a Bari non mancarono le prime critiche: il pareggio a reti bianche del San Nicola, con i galletti rimasti prima in dieci e poi in nove uomini, suscitò reazioni forse troppo premature da parte di supporters e opinione pubblica tanto da provocare la prima “sfuriata” del tecnico Eugenio Corini nella conferenza stampa pre Reggiana della terza giornata. Uno sfogo che portò bene ai rosa non solo per la trasferta emiliana ma anche nei successivi confronti contro Feralpisalò e Ascoli. Al Del Duca, in particolare, andò in scena la prima delle tante gare che si sarebbero decise, nel bene o nel male, oltre il 90esimo: in quell’occasione fu provvidenziale la zampata di Mancuso a condurre in porto una gara particolarmente ostica da sfangare.

PALERMO, AL BARBERA LA PRIMA SCONFITTA E POI…

Alla sesta, quando meno te lo aspetti, ecco arrivare il primo KO stagionale: tra le mura amiche del Barbera il Palermo cade nel finale per via di un un eurogol di Canotto che regala i tre punti al Cosenza. Sembra il preambolo dei primi malanni di stagione ma la convincente vittoria di Venezia, il successo in rimonta contro il Sudtirol e lo 0-2 di Modena scacciano per un po’ i cattivi pensieri.

Il periodo più critico, però, arriva poco più tardi, quando alla decima i rosa ricevono lo Spezia: Reca ed Esposito ammutoliscono l’ambiente fino al minuto 73, quando  Mancuso riaccende le speranze. Lo stadio “crolla”, però, quattordici minuti oltre il 90esimo, grazie alla precisa punizione di Leo Stulac che conduce alla conquista di un pareggio in apparenza sempre più lontano.

Nonostante la grande rimonta, però, qualcosa si spegne: nelle successive sei partite il Palermo colleziona infatti solo quattro punti, tre sofferti con il gol di Coulibaly nel recupero contro il Brescia e uno a Terni. Le sconfitte casalinghe contro Lecco, Cittadella e Catanzaro e il K.O. esterno di Genova contro la Samp riaprono al malcontento generale.

DAL PARMA ALLA CREMONESE, IL VORTICOSO GIRO DELLA GIOSTRA ROSANERO

Un clima, certamente, non favorevole sulla carta per andare a sfidare la capolista Parma, ma anche qui succede qualcosa di inatteso: doppietta di Brunori in meno di venti minuti e Palermo avanti 0-2 a fine primo tempo. Nella ripresa, però, dopo il gol ospite di Estevez e l’1-3 a firma Segre, i rosanero si abbassano un po’ troppo favorendo la rimonta dei ducali: il 3-3 finale con il gol di Charpentier nel finale sa più di beffa che di punto guadagnato.

Stesso risultato e identica sensazione, se non ancora più accentuata, due turni più tardi a Como, quando è un ingenuità di Marconi a provocare il rigore del pareggio dei lariani, facendo volar via un’altra ghiotta occasione di accorciare il distacco dalla vetta. Prima e dopo, però, le due vittorie casalinghe per 3-2 contro Pisa e Cremonese, che certamente si riveleranno utili a riaccendere l’entusiasmo del popolo rosanero in vista del girone di ritorno: decisivi in entrambi i casi due centrocampisti, Segre contro i toscani e nuovamente Stulac su punizione nell’extra time nella gara che ha chiuso l’anno solare.

Tracciando un bilancio, nonostante gli alti e bassi, il secondo posto dista solamente tre punti ed è questo l’unico dato veramente importante. Il Palermo, inoltre, chiude chiude a +8 rispetto alla fine del girone d’andata dello scorso anno, quando i rosanero si trovavano al tredicesimo posto in classifica. Con il recupero di elementi importanti come Lucioni e Coulibaly e chissà, qualche chicca proveniente dal mercato invernale, i Corini boys potranno dire la loro anche nella seconda parte della stagione. Con l’augurio, quantomeno, di abbinare ai risultati positivi anche una sofferenza minore, le coronarie dei tifosi certamente ne gioverebbero non poco.