Save the Children, nell’anno del Covid 96mila mamme con figli minori hanno perso il lavoro

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Per Save the Children, da sempre, il rispetto di genere rappresenta una priorità fondamentale e, in tutte le attività, da sempre la massima attenzione è posta nei confronti del rispetto dei diritti delle bambine e delle donne.

Secondo il rapporto annuale sulla maternità si stima che nell’anno della pandemia 96 mila mamme con figli minori hanno perso il lavoro. Tra di loro, 4 su 5 hanno figli con meno di cinque anni: sono quelle mamme che a causa della necessità di seguire i bambini più piccoli, hanno dovuto rinunciare al lavoro o ne sono state espulse. Le nascite in Italia hanno registrato una ulteriore flessione, meno 16mila nel 2020 (-3,8% rispetto all’anno precedente). Una situazione che si è solo aggravata con il Covid, ma che già prima della pandemia vedeva molte donne lasciate fuori dal mercato del lavoro a causa dell’impossibilità di coniugare vita lavorativa e familiare e realizzazione personale.

Questi alcuni dei dati contenuti nell’ultimo rapporto “Le Equilibriste” che rappresenta uno spaccato dell’attuale condizione della donna che si ritrova divisa tra mille attività, in equilibrio -precario- pur di riuscire a portare il proprio contributo economico alla propria famiglia.

Nel documento annuale pubblicato, per semplificazione e sintesi il riferimento generico riguarda le minorenni utilizzando il termine “bambini” come falso neutro e cioè con riferimento sia a bambine che bambini. Tale termine, sempre ai fini della semplificazione del linguaggio, ricomprende anche la fascia d’età delle ragazze e dei ragazzi fino ai 18 anni.