Silvio Baldini: “Se non l’anno prossimo, quello dopo sarà per il Palermo Serie A”

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Lo aveva detto appena arrivato a Palermo. Con una sicurezza e una tranquillità che in molti avevano scambiato per arroganza. O, peggio, follia. E, più andava avanti nel suo percorso, più la squadra lo seguiva, fomentata dal suo entusiasmo, che poco a poco è arrivato a coinvolgere l’intera città.

foto ©Alessia Anselmo

È la filosofia di Baldini. Non un metodo per vincere semplicemente i play-off di Lega Pro, ma per vivere ogni giorno della propria vita godendo di ogni singolo attimo.

È l’umanità di Baldini che è emersa in questi sei mesi sulla panchina del Palermo. Un’umanità fatta di momenti semplici, autentici, di lavoro di squadra, ma anche e soprattutto di emozioni. Positive e negative, che ha vissuto il mister in prima persona, o che ha osservato negli occhi di chi lo circondava. Emozioni che lui stesso non ha negato ai suoi giocatori, che ieri, a poche ore dalla partita più importante della loro carriera – almeno fino a questo punto – si sono commossi ascoltando a sorpresa gli incitamenti inviati dai loro famigliari: “Dopo questi messaggi d’amore, ho detto loro che sarebbero stati imbattibili”, ha raccontato Baldini nella conferenza stampa fiume allo stadio Renzo Barbera questa mattina. “Quella di ieri è stata la partita più facile dei nostri playoff”.

E, forse, più che di demeriti del Padova, si deve parlare di meriti del Palermo, che ha saputo costruire un percorso in cui nessuno – davvero nessuno – è stato lasciato indietro, ai margini. In un modo o nell’altro, tutti gli interpreti, protagonisti o comparse, sono riusciti a dare il proprio contributo. Si sono sentiti utili alla causa. E, se la promozione è arrivata, il merito è proprio della forza del gruppo. Un gruppo forte sulla carta fin dall’inizio di stagione, ma che fino all’arrivo di Baldini era costituito da singoli che non avevano trovato ancora un amalgama. E alcuni di loro, per la verità, neanche il proprio ruolo a livello tattico.

Certo, come lo stesso Baldini ha ricordato questa mattina, se ieri non fosse arrivata la promozione, il viaggio non avrebbe avuto lo stesso valore agli occhi del mondo. L’allenatore toscano, così come l’intera società, questo lo sa bene. E oggi ci ha tenuto a puntualizzare quanto questo tipo di mentalità non sia da imputare a nessuno. È il materialismo di cui il mondo in cui viviamo è permeato. Il suo compito fino a qui è stato quello di dimostrare a tutti che, se ci si crede veramente e se davvero si vuole qualcosa, il destino prima o poi ci metterà di fronte ad una seconda opportunità. Sta a noi saperla sfruttare al meglio.

Ha sbagliato, Baldini, in alcune occasioni, certo. Ma lo ha ammesso. A sé stesso prima che agli addetti ai lavori e, soprattutto ai tifosi.
Il futuro? Con o senza di lui alla guida, “il Palermo, se non l’anno prossimo, quello dopo arriverà in Serie A. Ve lo metto per iscritto”. E se lo ha detto lui…

di Alessia Anselmo per Feel Rouge TV

foto ©Antonio Melita