Sport Palermo e Aimatos scendono in campo insieme nella donazione del sangue

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Questa mattina alcuni giocatori dello Sport Palermo hanno fatto visita al centro Centro Trasfusionale di Villa Sofia dove ha sede l’associazione donatori di sangue Aimatos. Un piccolo ma grande gesto per dare un aiuto concreto a chi ogni giorno combatte per salvare tante vite, come quelle coinvolte in gravi traumi ed incidenti, sottoposte ad interventi chirurgici o a trapianti di organi, colpite da anemie croniche o da malattie oncologiche.

L’Associazione donatori volontari di sangue Aimatos nasce nel luglio del 1997 per promuovere la donazione volontaria di sangue come dovere civico, gesto d’amore e solidarietà. Dal 2008 l’Aimatos, in collaborazione con il Centro Trasfusionale degli “Ospedali Riuniti Villa Sofia e Cervello”, si dedica quasi esclusivamente alle donazioni di sangue in aferesi che consentono di raccogliere separatamente i vari elementi che compongono il sangue: globuli rossi, piastrine e plasma. Questa tecnica permette di ottimizzare la donazione e di operare una raccolta di sangue senza sprechi rispondendo direttamente al fabbisogno.

“Per noi è naturale aiutare chi ha fisicamente bisogno. Da sportivi sappiamo che è importante curare la salute del proprio corpo quotidianamente, ma sappiamo anche che non sempre dipende dalla volontà e ci sono ragazzi come noi che, per interventi chirurgici o per malattie gravi, da soli non possono farcela” hanno dichiarato i giocatori dello Sport Palermo dopo aver completato la donazione.

Padrone di casa Giovanbattista Mammana, Presidente dell’Associazione Aimatos, da diversi anni impegnata al Centro Trasfusionale di Villa Sofia di Palermo.

“Donare il sangue non è solo un gesto necessario di generosità. A chi dona vengono garantiti tutta una serie di vantaggi che vanno dal controllo periodico del proprio stato di salute, attraverso gli esami gratuiti, alla giornata di riposo dal lavoro, sino a quella bellissima sensazione di essere parte attiva di una società fatta da altre persone che possono avere bisogno” dichiara il presidente dell’Aimatos che ricorda come la Pandemia da Covid19 abbia rallentato la normale raccolta di sangue.

“Molte zone periferiche sono state trascurate durante una pandemia che ha finito per colpire pesantemente la raccolta di sangue anche in Regioni d’Italia notoriamente forti dove, ad esempio, la chiusura delle scuole non ha permesso di intercettare i neo 18enni fondamentali nel breve ma anche nel lungo periodo”.

Il Presidente Giovanbattista Mammana ha concluso ricordando quanto sia importante uno stile di vita adeguato per chi decide di donare.

“Come associazione abbiamo a cuore sia il donatore che il ricevente e, pertanto, aiutiamo chi dona a mantenere uno stile di vita salutare e controllato. Gli esami, che vengono fatti e inviati gratuitamente dopo la donazione, sono molto importanti e completano per conoscenza lo status di salute di chi dona. Il donatore viene quindi messo sempre nelle condizioni di sapere se esistono dei problemi o meno, ricevendo a sua volta un servizio molto utile nella prevenzione di eventuali malattie”.

Per diventare donatore di sangue è possibile prendere contatto con Aimatos e fissare un appuntamento presso il centro trasfusionale di Villa Sofia. Il donatore sarà invitato a compilare la scheda di anamnesi per valutare il suo stato di salute e dopo il colloquio con il medico sarà eseguito il prelievo di sangue che accerterà la sua idoneità alla donazione. Le donazioni possono essere effettuate ad intervalli minimi di 90 giorni e comportano il prelievo di 400-450 cc di sangue prontamente reintegrati dall’organismo. Per donare occorre presentarsi a digiuno. E’ possibile ingerire solo caffè, thè o succo di frutta.