Tra teatro, arte e visioni: il soffio rigeneratore dell’arte alle Orestiadi di Gibellina

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Realizzate dalla Fondazione Orestiadi, con il sostegno istituzionale dell’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana e il progetto speciale al Cretto di Burri, grazie all’Assessorato ai Beni Culturali e dell’identità siciliana della regione Sicilia, ritornano le Orestiadi di Gibellina, tra teatro, arte e visioni, dal 9 luglio al 7 agosto dirette quest’anno da Alfio Scuderi.

L’obiettivo di questa edizione targata 2021 è quello di rinnovare l’impegno sul territorio, celebrare la storia e il cammino di un festival che per quaranta stagioni ha confermato, anno dopo anno, il suo esserci per un territorio martoriato dal terremoto e risorto grazie ad una visione. Il festival contemporaneo infatti nel corso degli anni ha trasformato quella che sembrava un’utopìa in un progetto concreto, cioè trasformare la città di Gibellina in una città dell’arte contemporanea, grazie al contributo artistico di attori, scenografi, registi che qui hanno creato le loro opere.

“Abbiamo immaginato quest’anno un Festival “speciale” – dice il direttore Alfio Scuderi -, un racconto che possa tracciare la storia delle Orestiadi e l’identità artistica della Città di Gibellina dopo la sua ristrutturazione urbanistica, partendo dalla ricostruzione culturale e guardando al futuro. Un Festival fatto di progetti speciali e inediti immaginati nei luoghi delle Orestiadi, grazie anche al coinvolgimento di alcuni artisti simbolo del Festival, attraverso i quali ripercorriamo la sua storia e il suo rapporto unico ed inscindibile con il territorio”.

Il Festival apre con “ L’Orestea di Gibellina – Agamènnuni “ , testo scritto da Emilio Isgrò che diede il nome alle Orestiadi: dall’Orestea di allora all’Orestea di oggi, in programma il 9 luglio, con la lettura scenica di Vincenzo Pirrotta e le musiche dal vivo eseguite da Alfio Antico. Il 10 e 11 luglio con il “Laboratorio Giufà” viene raccontata una figura poetica della cultura pop del mediterraneo, quella di Giufà appunto: si tratta di un progetto in due appuntamenti guidato da Francesco Corrao e composto dallo spettacolo ( inedito) “Aspettando Giufà” di Claudia Puglisi e della performance narrativa di Ascanio Celestini.

Il 17 Luglio le Orestiadi, grazie ad un progetto teatrale in prima nazionale, “Pezzi da Museo”, di Silvia Ajelli (e con Silvia Ajelli) e la partecipazione di Simona Marchini, dedicato proprio alle muse femminili dell’arte, racconteranno di quel rapporto particolare che esiste tra arte visiva e teatro, di quell’idea di “universalità” dell’ arte che proprio a Gibellina ha trovato espressione

Ispirata alla Vucciria di Renato Guttuso, l’arte a Gibellina prende vita e si racconta sulla scena con “Il quadro nero”, proiezione di una creazione video di Roberto Andò e Marco Betta, con le parole del maestro Camilleri.
Il 18 luglio e il 19 luglio alle Orestiadi ritrova spazio l’impegno civile e sociale, quale importante matrice del percorso artistico di questo festival e, nei due giorni vanno in scena rispettivamente “Mafia, singolare femminile” (18 luglio) con la regia di Enrico Stassi e fuori rassegna (19 luglio) “Io sono Emanuela Loi” con la regia di Alessio Piazza, nel ricordo di Paolo Borsellino.

Inoltre un’attenzione alle giovani generazioni, al futuro con curiosità, anche quest’anno con il premio under 35 #cittàlaboratorio, alla sua IV edizione, che si arricchisce della collaborazione con il Comune di Gibellina.; a partecipare in anteprima i progetti vincitori di quest’anno: “My name is Patrick Zaki – 45 Days” (23 luglio) di Alessandro Lenzi e “Ezechiele 43/11 Italia” (24 luglio) di Salvatore Cannova.

Questa edizione nella sua volontà di mantenere la memoria con gli artisti che hanno scritto la storia del festival omaggia Franco Scaldati, con il debutto del suo storico “Totò e Vicè” (30 luglio) in una versione nuova e inedita per la regia di Giuseppe Cutino. Il 31 luglio, nel centenario dalla nascita di Leonardo Sciascia, in collaborazione con il Ministero Beni Culturali, un progetto per raccontare lo scrittore e il suo rapporto con Gibellina, “La Sicilia, il suo cuore” : un video a cura di Dario Palermo, un’istallazione a cura di Umberto Cantone e una drammaturgia di Roberto Andò, da “La notte delle lucciole” di Sciascia, letta in scena da Claudio Gioè.

Infine il 5,6 e 7 agosto, ricorrenze culturali e di simboli di rinascita ci riportano all’incredibile opera di Dante nel settecentesimo anniversario dalla sua morte. E’ “La Nuova Commedia” un inedito percorso artistico ispirato all’opera del Sommo Poeta grazie a tre grandi artisti del nostro tempo: Virgilio Sieni con PARADISE NOW#GIBELLINA; Sergio Rubini con La Vita Nuova, la prima opera di certa attribuzione a Dante; ed in chiusura Vinicio Capossela e la sua Bestiale Comedìa, un viaggio nell’opera dantesca tra parola e musica, per ricordare Dante Alighieri al Cretto di Burri. Il festival si svolgerà in ottemperanza a tutte le indicazioni relative alle norme sanitarie di contenimento della pandemia da covid 19 .

Biglietti on line disponibili da mercoledì 23 giugno 2021. In ragione della sensibile riduzione di posti, si potrà acquistare il biglietto soltanto online su sito fondazioneorestiadi.it. Per assistere agli spettacoli sarà obbligatorio comunicare i propri dati di riconoscimento personale. L’ingresso in sala sarà previsto a partire dalle 20,30 e avverrà in maniera contingentata per evitare assembramenti. Per maggiori informazioni sugli spettacoli https://www.fondazioneorestiadi.it.